LIFE Brenta 2030: progetto del mese per il Ministero della Transizione Ecologica

Il progetto LIFE Brenta 2030 “Promuovere la buona governance e gli schemi di finanziamento innovativi per la conservazione della biodiversità e della risorsa idrica nel Medio Brenta” è stato scelto come progetto LIFE del mese di novembre dal Ministero della Transizione Ecologica. Il progetto agisce nel territorio del SIC/ZPS IT3260018 “Grave e zone umide del Brenta” che, a cavallo tra le province di Padova e Vicenza, comprende il tratto fluviale del medio corso del fiume Brenta, e affronta in maniera sinergica alcune problematiche ambientali urgenti: l’elevata antropizzazione e l’uso ricreativo degli habitat, i prelievi idrici e l’abbassamento della falda e la mancanza di una adeguata governance del patrimonio naturalistico.

I risultati della prima metà del progetto LIFE Brenta 2030

Per rispondere a queste criticità, con il progetto LIFE Brenta 2030 abbiamo realizzato diversi interventi dimostrativi di conservazione tra cui il ripristino di zone umide e delle foreste ripariali con l’obiettivo di aumentare la biodiversità del sito, di migliorare la qualità delle acque e la capacità di ritenzione idrica di alcune aree perifluviali.

A soli 24 mesi dalla partenza del progetto abbiamo già raggiunto importanti risultati come, ad esempio, l’Internalizzazione dei Costi Ambientali e della Risorsa nella tariffa idrica potabile.
Attraverso la consultazione di ARERA, il progetto ha giocato un ruolo decisivo per la messa a punto di alcuni riferimenti fondamentali e funzionali all’inserimento di tali costi nell’imminente programmazione tariffaria nazionale; successivamente, sono stati individuati e inseriti all’interno di questa voce di costo nel Piano d’Ambito numerosi interventi di conservazione, di diversa natura e per un totale di 1 milione di euro, riscontrando piena approvazione e collaborazione da ARERA. Nelle prossime fasi si darà maggiore concretezza alle voci inserite e si cercherà di ampliarne lo spettro all’interno del corrente ciclo regolatorio. Per approfondimenti si consiglia di consultare il Report tecnico “Acqua potabile e ambiente: verso un servizio idrico ad impatto zero” a cura di Etifor S.r.l. e Consiglio di Bacino Brenta, scaricabile da questo link.

Un altro importante risultato è stato quello di aver avviato, a dicembre 2020, un sistema di sorveglianza ambientale per il sito Natura 2000 che prevede due operatori della multiutility, dotati di mezzo elettrico, che si occupano della pulizia del sito e danno seguito alle segnalazioni ambientali che pervengono dagli enti locali su particolari criticità. L’attività da gennaio a ottobre 2021 ha rimosso circa 30 tonnellate di rifiuti abbandonati di varia natura, soprattutto plastica, lattine e cartone, nonché di evadere 115 segnalazioni, tra cui la presenza di rifiuti pericolosi e altre situazioni di degrado.

Ma anche le attività di comunicazione hanno il loro impatto quando si parla di risultati raggiunti. L’obiettivo è quello di dare maggiore visibilità alle iniziative locali in linea con gli obiettivi del LIFE Brenta 2030:

– Le giornate di raccolta rifiuti: per sensibilizzare la popolazione e migliorare concretamente delle specifiche aree sono state realizzate in collaborazione con i Comuni locali e hanno visto coinvolte circa 900 persone in 12 giornate;

– Oltre 120 incontri didattici nelle scuole organizzati da ETRA Spa che hanno raggiunto circa 2000 tra bambini e ragazzi dei Comuni locali;

– Un corso di formazione rivolto a tecnici comunali e del settore che ha trattato gli aspetti normativi e gestionali della Rete Natura 2000, le Misure di conservazione previste per il sito del Brenta, la gestione della vegetazione fluviale, il monitoraggio della risorsa idrica e le opportunità;

Nei prossimi anni ci aspettano ancora molti traguardi da raggiungere e vogliamo fare ancora di più. Se volete approfondire i risultati del Progetto LIFE Brenta 2030, consultate questo approfondimento nel sito del Ministero della Transizione Ecologica.

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