Lavori di riqualificazione e ricostruzione habitat presso le Basse del Brenta a Cartigliano

Il 2 marzo 2022 sono iniziati i lavori di riqualificazione e ricostruzione di habitat nella zona de “Le Basse del Brenta”, all’interno del Comune di Cartigliano. Abbiamo incontrato Roberto Fiorentin di Veneto Agricoltura – partner del progetto LIFE Brenta 2030 – per farci raccontare nel dettaglio in che cosa consistono i lavori di riqualificazione ed i benefici per il territorio, la biodiversità e per tutta la comunità.

La Basse del Brenta sono un’oasi naturale protetta, un vero polmone verde nel Comune di Cartigliano: è anche una zona in cui il Brenta “dà il meglio di sé”, una zona selvaggia dove la natura impone i suoi ritmi e si riappropria di spazi naturali che erano stati occupati dall’uomo. Questa oasi di biodiversità, nel suo piccolo, è una realtà eccezionale: nell’area delle Basse del Brenta, infatti, ci sono circa 500 specie di piante differenti e molto particolari, come le orchidee e le anemoni, ad esempio; per dare un’idea della grande biodiversità di quest’area dovete pensare che nel Veneto vi sono 3.500 specie di piante. Sono proprio queste qualità impareggiabili che hanno permesso alle Basse del Brenta di rientrare tra le aree protette della Rete Natura 2000; inoltre, è anche una zona SIC (Sito di Interesse Comunitario).

Dal 2010 le Basse del Brenta sono oggetto di interventi di riqualificazione e valorizzazione ambientale. Isola di biodiversità nel mare di cemento della Pianura Padana, le Basse del Brenta sono l’ultimo lembo di un sistema ambientale di grande pregio, quello dei campi chiusi, un tempo diffuso in tutto il Veneto e oggi quasi completamente scomparso. E’ un ambiente popolato da una grande varietà di specie, punto di passaggio per molte specie migratrici ma anche per gli amanti della natura: un prezioso luogo tutto da scoprire e da amare.


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