Aggiornamenti sull’emergenza siccità dal Brenta

Fiume Brenta

Analisi delle cause e possibili soluzioni per favorire la presenza dell’acqua nei nostri fiumi

Nelle ultime settimane avrai di certo sentito parlare di acqua e di siccità, ma non sempre le informazioni in merito risultano chiare. Fiumi in secca e coltivazioni senz’acqua sono immagini onnipresenti sui giornali, che si ripercuotono su più settori: agricolo, energetico, domestico e ricreativo. Siamo in un vero e proprio stato emergenziale, che coinvolge tutti. Per questo, abbiamo deciso di spiegarti un po’ meglio cosa sta succedendo ai nostri fiumi e le soluzioni che Parco Fiume Brenta sta sviluppando.

Da soli non possiamo sanare il problema, però siamo fieri di condividere il nostro impegno sul territorio.

Perché siamo a secco?

Il Veneto è una delle regioni più stressate, sia perché il cuneo salino del delta del Po, ossia l’avanzamento di acqua marina verso l’entroterra attraverso il sottosuolo, ha raggiunto livelli storicamente allarmanti, sia per le precipitazioni sporadiche e scarse sommate alle temperature sopra la media. In particolare, da ottobre 2021 al 31 maggio 2022 ARPAV attesta che sono caduti 440 mm di pioggia, contro la media regionale di 732 mm. Si tratta del valore più basso degli ultimi ventotto anni, tenendo in considerazione che il periodo che va da ottobre a giugno dovrebbe essere il più piovoso dell’anno. Analogamente, le temperature superano la media del periodo fino a +4°C e non facilitano la situazione, portando l’acqua a evaporare dal suolo e a traspirare più velocemente dalle foglie.

L’indice da satellite TCI (Temperature Condition Index), utilizzato per determinare lo stress sulla vegetazione causato dalle temperature e dall’eccessiva umidità, riferito alle settimane centrali di maggio, mette in evidenza valori superiori rispetto alla serie storica di riferimento anche nella nostra regione. Il Veneto ne sta risentendo soprattutto nella parte meridionale, area che è soggetta a scarse precipitazioni e che ha sopportato lunghi periodi senza piogge importanti. Attualmente si parla di condizioni emergenziali, ma sono frutto della crisi climatica in corso e pertanto si intensificheranno nel prossimo futuro.

Come sta il Brenta?

Il nostro fiume non fa eccezione. Terra sabbiosa estesa per lunghi tratti: questo è il Brenta oggi. Ha visto diminuire la sua portata del 63% rispetto alla media mensile storica e il suo bacino ha ricevuto quasi il 40% in meno di pioggia in questo periodo. Al calo di precipitazioni, non può più sopperire la riserva idrica nivale, quasi esaurita, come riporta ANBI Veneto e il Congresso Nazionale delle Bonfiche. L’unica nota di sollievo al momento è data dagli invasi montani sul Brenta, con volumi nella media. La crisi idrica attuale non è la prima a manifestarsi sul nostro territorio, anni critici come il 2003 e il 2017 ne sono esempio. A onor del vero, la mancanza d’acqua prolungata è aggravata dall’alternarsi a forti alluvioni, rendendo ancor più vulnerabile il territorio.

Scienza ed esperienza per soluzioni efficaci

Pertanto, risulta necessario passare da misure d’emergenza a soluzioni pianificate e continuative per fronteggiare la situazione sul medio-lungo termine e migliorare la resilienza del territorio. Una gestione attenta e innovativa delle risorse può arginare i danni causati dall’assenza o dall’eccesso di risorsa idrica, in particolare per il settore agricolo. A questo proposito, è interessante approfondire il rapporto che può installarsi tra agricoltura e acqua: andando infatti oltre al concetto tradizionale per il quale l’agricoltura dipende dall’acqua, ci sono molti interventi che possono essere implementati in territorio agricolo per favorire la presenza e il miglioramento della qualità dell’acqua. Sono le cosiddette Natural Water Retention Measures (Misure Naturali di Ritenzione Idrica), ossia un insieme di interventi che hanno la capacità di trattenere l’acqua localmente, infiltrandola o rallentandola per migliorare la risposta del territorio alle crisi siccitose.

I nostri esempi

Tra questi interventi, emergono come innovative le Aree Forestali di Infiltrazione (AFI). Sono superfici boscate, messe a dimora e coltivate per favorire l’immissione delle acque superficiali nel sottosuolo al fine di ricaricare le falde; tali boschi offrono inoltre numerosi co-benefici: possono infatti essere usati a scopo didattico e naturalistico, oltreché per generare biomasse legnose per la produzione di energia elettrica. Un esempio di AFI ben funzionante è il nostro amato Bosco Limite. Nel 2013, più di 2 ettari di terreno coltivati a mais sono stati convertiti in un bosco perpetuo con 2.300 alberi autoctoni, casa per più di 20 specie animali. Bosco Limite ospita 1.200 metri di percorsi d’acqua che permettono l’infiltrazione di 1 milione di metri cubi d’acqua l’anno. Vuoi saperne di più? Guarda questo breve video sulle AFI in Veneto.

Ci sono numerose altre soluzioni che possono essere adottate per aumentare la resilienza del territorio alla crisi climatica. L’aumento e il miglioramento degli habitat umidi ne è un esempio: per questo motivo tra gli interventi di miglioramento ambientale di Parco Fiume Brenta sono previsti, oltre alla realizzazione di boschi ripariali, anche la creazione di aree umide e di isole galleggianti nei comuni di Nove, Cartigliano, Tezze Sul Brenta, Carmignano di Brenta e Fontaniva. Infatti, aree umide come laghi, stagni, lagune, paludi, acquitrini, fontanili, risorgive e torbiere sono cruciali per il ripristino degli ecosistemi umidi e la mitigazione della frammentazione ecologica nel sito Natura 2000. Aiutano anche il mantenimento dei livelli di falda, il controllo delle inondazioni, dell’erosione e il consolidamento delle rive. Si rivelano utili anche per trattenere sedimenti, sostanze tossiche e catturare i nutrienti.

Infine, il GO Brenta 2030 ha realizzato un’area umida dimostrativa su un terreno tradizionalmente agricolo a Pozzoleone. Servirà a mostrare i risultati di un uso sostenibile delle aree agricole e i benefici che esso può dare alla cittadinanza e alla comunità agricola.

Vuoi saperne di più su tutte queste iniziative?

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